Il legno
Col nome legno si intende quella parte del fusto, dai rami alle radici dei vegetali arborei che si trova al disotto della corteccia; è formato prevalentemente da fibre e vasi e, nella pianta, ha funzione vascolare e di sostegno. Il legno ha un peso specifico apparente (peso di un metro cubo o stero) generalmente inferiore all’unità, per questo galleggia sull’acqua. Il legno, usato dall’uomo sin da epoca preistorica (palafitte, capanne, utensili), trova tuttora molteplici impieghi nell’arte, nell’industria e nell’edilizia.
Struttura del legno
Il legno si divide in cinque zone differenti.
La corteccia, un rivestimento esterno, ha la funzione di proteggere la pianta da intemperie ed attacchi di insetti. Utilizzata per produrre coloranti, sugheri, tannino, resine.
Il libro, strato formato da fibre lunghe e flessibili; è attraversato dalla linfa.
Il cambio, strato elastico in cui si formano, ogni anno, gli anelli di accrescimento.
La parte legnosa, strato molto ampio che arriva fino al centro dalla pianta. In questo strato ci sono: – verso l’esterno, una zona costituita da cellule sia vive che morte, dove si verifica il passaggio della linfa (alburno) – all’interno, una zona formata solo da cellule morte, dove la linfa non scorre più (durame); questa zona è più scura, più compatta, più resistente, più dura e più pesante dell’alburno.
Il midollo, la parte centrale del tronco, costituita da cellule spugnose che scompaiono nelle piante vecchie.
Anelli di accrescimento
Sono anelli concentrici presenti nel cambio, che derivano dall’accrescimento annuale del fusto. Sono costituiti da un tessuto meno compatto formatosi in primavera e da uno più compatto formatosi in estate e in autunno. In inverno la vegetazione si arresta. Ogni anello corrisponde ad un anno della pianta: in questo modo è possibile calcolare l’età di una pianta. Questo concetto è valido solo in zone dove c’è l’alternanza delle stagioni, cioè in luoghi temperati.